Tra le manifestazioni sportive a carattere bellico e militare più popolari dei nostri tempi, il SoftAir occupa certamente un ruolo di preminenza. Essendo uno sport a carattere simulativo, questa disciplina viene proposta in un grande numero di varianti, che spesso possono fondersi in approcci agonistici o di semplice svago. Non vanno inoltre sottovalutate le positive implicazioni a carattere atletico e la capacità di formazione della persona a cui il softair può portare: numerosi giocatori, anche a livello amatoriale o semiprofessionistico, di questa disciplina, dimostrano di avere capacità di decisione e di problem solving invidiabili, per via della rapidità con cui durante le sessioni di gioco si devono prendere scelte importanti per sé o per la propria squadra.
Le competizioni di SoftAir sono tra le più svariate: si può partire dalle semplici rivisitazioni del “rubabandiera” a cui tutti almeno una volta nella vita abbiamo giocato; oppure dai giochi a squadre in cui si devono conquistare determinate “prede”, spesso costituite da semplici elementi materiali, bersagliando e colpendo gli avversari, naturalmente, al fine di spianarsi la strada verso la vittoria. Lo sport del SoftAir, di per sé, non implica traumatismi particolarmente violenti, tuttavia in chi lo pratica, a qualsiasi livello, è suggerito l’utilizzo di una maschera protettiva sull’intero volto, oppure -benché a questa protezione sia necessario accostarne altre- degli occhiali a lente doppia, protettivi.
Non è raro, dal momento che il SoftAir può implicare anche momenti di particolare frenesia e concitazione, che i partecipanti decidano di bardarsi sfruttando appositi schinieri o elementi protettivi in neoprene, rendendo i concorrenti simili a militari. Tutto ciò si concilia con la possibilità di giocare in squadre in cui si riprendono determinati elementi storici, tipicamente forze europee od occidentali contro “invasori” provenienti dall’Oriente.
Le armi utilizzate per questa disciplina sono chiare repliche di modelli funzionanti ed in dotazione a forze di guerra, ed in grado di sparare proiettili sferici costituiti spesso da materiali di tipo plastico, generalmente biodegradabili ed inerti, a differenza di quelli tipici d’acciaio, comunque non ammessi all’interno delle competizioni. Le grammature accettate in gara non superano, generalmente, gli 0,3 grammi, al fine di non fare del male ai partecipanti, né di perdere parte dell’aerodinamica e della gittata.
Il SoftAir sportivo assume inoltre dei caratteri tipici di altri sport di origine settentrionale come l’orienteering; non è raro infatti che i giocatori portino con sé alcuni strumenti tipici della sopravvivenza nei boschi, tra cui bussole, GPS e navigatori, torcia e materiale per segnalazioni notturne, laser e strumenti di lancio di precisione.
Il softair Italiano vanta , infine, alcune riunioni internazionali a carattere ludico, tra cui la recente Sicily Softair, o convention in cui è possibile ritrovare, oltre ai classici contesti di combat, anche alcune tecniche in grado di far testare le proprie conoscenze sfruttando poligoni di tiro o gli ultimi ritrovati della tecnologia bellica applicata allo svago, per questo sport che indubbiamente vanta tra i suoi primati la capacità di sviluppare, in campo, decisioni rapide e precise,