Riflettori puntati sulla nuova bicicletta elettrica. Per rimanere sempre in sella, senza fatica, anche quando la salita si fa dura
Beila la bici. Ma quando la strada arrampica, a pedalare si fa fatica Anzi: si faceva, visto che i grandi costruttori hanno scoperto le potenzialità della due ruote a inquinamento zero. Piaggio è stata tra le prime a cimentarsi in questa sfida ecologica. E così è nata Albatros: non una bici tradizionale, e neanche un ciclomotore. È la capostipite di una nuova dinastia di due ruote a pedali, ed è dotata di motore elettrico che aiuta il conducente intervenendo quando lo sforzo diventa troppo forte. Con un vantaggio in più: Albatros è pur sempre una bici, quindi con lei si può girare negli spazi riservati. Albatros pesa 28 chili (compreso il pacco batteria) e utilizza un motore brushless a magneti permanenti integrato nel mozzo ruota anteriore, una soluzione che limita al massimo gli ingombri e riduce al minimo gli interventi di manutenzione. Per far entrare in azione il motore mentre si pedala, basta agire sul selettore che si trova sul manubrio. Una centralina computerizzata attiva il motore non appena, pedalando, si supera la soglia dei due chilometri all’ora. L’intervento del motore, comunque, è sempre delicato: perfetto anche per chi non ha dimestichezza con scooter e motorini.
A casa vostra il pieno di energia
L’energia utilizzata da Albatros viene fornita da una batteria in piombo puro completamente sigillata, che è quindi sicura, ecologica e atossica. In più, grazie l’applicazione della tecnica più avanzata, non è soggetta al fastidioso effetto memoria, cioè quello, per intenderci, a cui so soggetti i telefonini e che produce come conseguenza una graduale perdita di capacità di ricaricarsi della batteria: quella di Albatros, invece, anche se ricaricata parzialmente o in modo non corretto, non ne risente. E rimetterla in forma è facile: basta estrarla dall’alloggiamento dove è custodita e collegarla con un caricabatterie, a una normale presa di casa